Formula 1, la Mercedes si prepara a una stagione all’insegna del risparmio. E il rinnovo del contratto di Hamilton rischia di diventare un problema.
Dominato e archiviato un altro mondiale, la Mercedes inizia a pianificare il rinnovo. La casa della Stella ha confermato la sua partecipazione al prossimo Mondiale di Formula 1. Ma c’è un però. Gli uomini argentati dovranno risparmiare. E forse anche per questo motivo Wolff non ha chiuso definitivamente la porta a un addio da parte di Lewis Hamilton. Che come ogni campione che si rispetti ha un suo costo. Non indifferente.
Il contratto (oneroso) di Lewis Hamitlon
Entrato di diritto nella storia della Formula 1, il pilota potrebbe passare in sede per battere cassa chiedendo un adeguamento di contratto. Al momento le parti sono legate da un accordo che si aggira intorno al quarantacinque milioni di euro comprensivi dei premi. Che Hamilton fino a questo momento non ha faticato a portare a casa.
Multe e nuove sfide, per la Mercedes inizia l’era del risparmio
Il problema è che la Mercedes avrebbe non poche difficoltà ad assecondare le richieste del suo talento. La casa della stella, che ha annunciato tagli al personale, deve spendere cifre ingenti per pagare le multe sulle violazioni delle norme legate alle emissioni inquinanti. A queste spese si aggiungono quelle per rimanere al passo nella rivoluzione elettrica. Inevitabilmente anche la parte sportiva risentirà dei tagli.
Mercedes, il rinnovo di contratto di Lewis Hamilton può diventare un problema
Il contratto è in scadenza nel 2020 e il coltello dalla parte del manico ce l’ha Hamilton. Il pilota non vorrebbe interrompere il ciclo voltando le spalle a Toto Wolff. Anche perché il sogno di iniziare un’avventura alla guida della Ferrari sembra destinato a rimanere tale.
Occasione Hamilton per la Ferrari. Ma la strada è tutta in salita…
Dalle parti di Maranello hanno problemi evidenti a gestire Leclerc e Vettel ma difficilmente stravolgeranno la squadra. Ed sembra ancora più difficile che il team possa decidere di affiancare a Leclerc, affamato di vittorie, un pezzo da novanta come Hamilton. Il monegasco dovrebbe accettare a priori un ruolo di seconda guida che sembra stargli stretto. A meno che non decida di prendersi qualche anno (uno o due) per completare la crescita all’ombra di un talento assoluto.